"I sorrisi delle donne" Raccontare i teatri emotivi della sofferenza
Venerdì 19 ottobre alle 18:00 inizierà il ciclo di tre incontri "I sorrisi delle donne" Raccontare i teatri emotivi della sofferenza per parlare della funzione psicologica del raccontarsi e raccontare la sofferenza.
La narrazione ci permette infatti di esplorare i teatri emotivi più profondi, di scoprire e conoscerne i diversi passaggi e diventarne consapevoli.
Narrare la sofferenza dilata il tempo di ciò che è accaduto, e, come nella stanza del terapeuta, consente la nascita di una memoria che si oppone all’oblio. E’ un processo che favorisce una catarsi in chi scrive in chi legge, catarsi che può portare fino al riscatto dal dolore psichico.
Nel primo incontro del 19 ottobre Francesca Masi ci presenterà il suo libro "Tu sei oncologica vero? Sì, però sono anche psicologa, mamma e tante altre cose ". L'autrice, che vive in prima persona l’esperienza di questa malattia, racconta lo sconvolgimento emotivo, i piccoli drammi quotidiani, gli inciampi e i successi del percorso di cura. Un libro sul tema del cancro, brillante e autoironico, profondo e estremamente delicato, che vi farà pensare, ridere e commuovere.
Il secondo incontro del 23 novembre con Giovanna Pastega si inserisce nel percorso di avvicinamento alla giornata del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. In questo incontro la giornalista ci presenta il suo ultimo libro: "Il Canto delle Balene, Storie di violenza domestica nell'Italia di oggi", Laura Capone editore. E' un libro che affronta con estrema forza e lucidità il tema della violenza domestica nella società italiana contemporanea attraverso il racconto di quattro storie vere.
Il terzo e ultimo incontro del 14 dicembre ospiterà Silvia Battistella autrice del suo nuovo libro "LA FELICITA' ELEMENTARE". Cinque racconti molto diversi, come diverse sono le donne che lo animano: mature, adolescenti, bambine. Attraverso la lettura di alcuni brani musicati Anna, Caterina e le altre protagoniste verranno evocate per dialogare sulla funzione narrativa e gli effetti terapeutici della parola.